sabato 24 febbraio 2007

scala continua


c'è qualcosa che non funziona:
ma com'è che salgo salgo salgo e sto sempre qua?
è un effetto ottico, è uno scherzo, fa sorridere.
è proprio così che funziona.


venerdì 23 febbraio 2007

io la gente che non beve il caffè non la capisco.

be' andiamo oltre.

ieri mi è scoppiato un feroce e diffusissimo mal di denti che oggi mi è passato grazie all'amico sinflex, epperò mi è venuto mal di testa (il che è bizzarro con tanto antidolorifico in corpo) e una certa nausea. sono da buttare. devo dedurre che il mio inconscio si ribella così allo studio dell'opera di freud, forse egli teme di essere svelato nei suoi patetici trucchetti da questa illuminante lettura... mi sento di rassicurarlo, e non per sfiducia in sigmund. caro, io il tuo gioco l'ho già capito e non troverai il modo di evitare quest'esame, mettiti l'anima in pace, da qui a mercoledì sarà solo studio matto e disperatissimo. no vabbè studio normale, dicevo così per amore di citazione..

mercoledì 21 febbraio 2007

c'è grossa crisi

sono tornata a casa che erano quasi le otto, ero quasi di buon umore. tornando ero riuscita a non bagnarmi tanto e a comprare un pacco di cd e le pile per la macchina fotografica che stamattina si era impietosamente spenta. trovo un piatto di pasta e lenticchie pronto per me e a questo punto divento proprio felice. mi sazio e mi metto a vedere un posto al sole (confesso questa mia debolezza..) sono serena. una scritta sullo schermo annuncia una puntata speciale di ballarò, e perchè? che è successo qualcosa? ironia della sorte, me lo rivela ferrara il mistero: e caduto il governo prodi. no dico uno si distrae un pomeriggio, li lasci che discutono di politica estera e li ritrovi in crisi... ma se po' vive così? mai fatto i salti di gioia per questo governo, ma pensare a cosa che possa venir fuori adesso sinceramente mi spaventa. il paese potrebbe affondare definitivamente temo, risucchiato nel grande centro.

martedì 20 febbraio 2007

come stai?

quella sera Guido aveva il cuore più grande e più pesante, lo costringeva a camminare piegato in avanti. ma i ragazzi non piangono, così cercò un pavimento su cui sdraiarsi. gli occhi appoggiati alle braccia incrociate non vedevano che buio, schiacciato a terra lo stomaco pulsava. pensò: "qualcuno verrà a chiedermi come sto". restò lì tutta la notte, dormì anche un po'. quando fu quasi l'alba pensò: "dovrei andare a chiedermi come sto". ma il pavimento era un buon pavimento e restò lì ancora. il sole saliva e Guido pensò che avrebbe fatto tardi al lavoro, così si tirò sù. si massaggiò il petto, il cuore si era un po' sgonfiato, fece tre respiri profondi, si passò le mani tra i capelli arruffati ed infilò il cappotto. arrivò in ufficio a passo spedito, salì le scale, sulla porta incrociò Eva. lei chiese "come stai?" con un sorriso intenerito per il collega affannato. "bene, grazie" disse lui, e andando via aggiunse "è che non ha suonato la sveglia".

!

LA REALTA' VA ACCETTATA

domenica 18 febbraio 2007

cercare riparo


sabato 17 febbraio 2007

ridendo e pensando

ridere è una cosa grandiosa, ti lascia come un mantello svolazzante sulle spalle, una patina protettiva.. se ti ricordi di ridere 2-3 ore al giorno nulla potrà farti male. o quasi. bisogna ricordarselo però, e ridere di gusto, che se fai finta non funziona, devi divertirti sinceramente e ridere di pancia, possibilmente in buona compagnia. ieri sera ho riso parecchio, sono stata bene. e oggi ne godo ancora gli effetti. certo c'è sempre quel momento, almeno un momento in qualsiasi allegra serata, mattinata, pomeriggio, un momento in cui mi fermo, con un disagio sottile ma compatto. mi guardo intorno, so di essere fuori posto. ma voi chi siete? le vedete queste pareti, i nasi posticci, la nebbia? lo sentite il rumore di fondo o vi basta parlarci sopra? lontani e distorti, non vi ho mai visti così bene. è un minuto, poi torno dall'altrove, riprendo il mio posto sulla giostra, il solito posto un pò rialzato da cui lancio battute senza scoprirmi del tutto, ascolto, capisco, rido. ho riso parecchio ieri sera. continuo a sentirmi estranea, sempre almeno un po'.

martedì 13 febbraio 2007

oggi è un altro giorno

vorrei riuscire a concepire la vita un po' meno come una sfida, ho capito che tanto perdo comunque. soprattutto perdo contro me stessa. non mi ubbidisco, non mi do mai ragione, mai una parola gentile...
a pensarci con un po' di distacco la mente dell'uomo è divertente. è divertente quando decidi che a una cosa non ci pensi più, così ti concentri su altri pensieri a caso, ti ricordi che hai delle cose da fare, magari le fai.. e a cosa pensi? già. e se invece c'è qualcosa che da pensare è complicato, un pensiero di quelli in cui si sta scomodi e che da nessun verso funziona bene, vuoi o non vuoi continuerà a sfuggirti di mente. tu comunque non puoi avere la meglio.
ho fatto questa foto qualche giorno fa, concettuale, non è altro che una luce ma sembra un tizio che urla. ho una gran voglia di urlare. e mi piacerebbe saper cantare.
oggi è un altro giorno, mi metto in piedi e schiudo l'uscio. tra cinque minuti.

venerdì 9 febbraio 2007

?



ci sono scelte da fare. imprevisti da affrontare, probabilità da cogliere o rifiutare. ieri mi propongono un viaggio. oggi mi dicono che ho studiato un esame che non dovevo dare. ieri mi rendo conto che non me ne frega più niente di quello che mi sebrava il ragazzo perfetto per me. oggi mi rendo conto che non faccio quello che voglio veramente, e non so quello che voglio veramente.

ed eccomi così un po' ferma, sovrastata da tanti punti interrogativi. domande di una certa consistenza, faccio fatica anche ad entrarci dentro.

mercoledì 7 febbraio 2007

futilità

non ho ancora spiegato perchè "subdolamente". non lo farò neanche adesso. "futilità" poteva essere un buon titolo. sì perchè in fondo, fatalmente, è futilmente che trascorriamo la maggior parte del tempo. soprattutto il tempo on line, sottratto a più nobili occupazioni. sono però anche fermamente convinta che il tempo non si spreca mai davvero. nelle futilità, negli scarti, nei ritagli c'è tante volte il meglio. ad esempio io adesso dovrei studiare, dovrei preparare il mio -davvero poco interessante- trentaquattresimo esame, avvicinarmi così a una stupida laurea che mi consentirà un giorno di trovare un lavoro precario e mal retribuito.. è così strano che mi venga voglia di fare qualsiasialtracosa?! no vabbè ora mi metto a studiare prometto. continuando sempre però a coltivare futilità. che poi mi piace proprio la parola, suona così bene. ci sono parole che anche a prescindere dal significato fa piacere usare, ce ne sono alcune che vale la pena infilarle a sproposito in ogni discorso. tipo chincaglieria o aggrottare, sguazzare, scompaginare. capitombolo, scorza, crepa, porpora, ruggine, fogliame. sbigottito, smerigliato, dondolante. magma, oppio, marmitta, pistacchio, pervinca. posso continuare.

martedì 6 febbraio 2007

appunti per un blog migliore

ho fatto un pisolino che mi ha rimesso al mondo. sparito il torpore e il desiderio di farla finita, direi quasi che sto bene. mi ero appuntata un post estremamente malinconico che per ora tengo da parte, questo blog ha già preso una piega esistenzialista e tormentata che non mi piace. un'amica una volta mi ha detto "non credo che ti piacerà mai qualcosa che hai fatto tu". forse non erano queste parole esatte, comunque è così, confesso, sono un tantino perfezionista, e ipercritica. quindi probabilmente questo blog non mi piacerà mai abbastanza da dire "ok così va bene". ma siamo qui per migliorare, e in fondo ho una mia pigra vitalità che voglio venga fuori. c'è una gran voglia di ridere che accompagna quella voglia di piangere dei momenti più tristi. pare che se tieni in bocca una matita che ti fa stare a forma di sorriso, ridi più facilmente..

lunedì 5 febbraio 2007

Lincomunicabbilità

rileggo le cose che scrivo e mi pare non abbiano senso. la soglia non è del tutto oltrepassata, c'è qualcosa che resta impigliato nell'uscire da me.

niente di nuovo

piazzano ancora alberghi su bastioni gransasso.
sconforto e rabbia.
se la vita è un eterno fluire e nulla si ripete uguale, perchè finiamo sempre nello stesso punto?perchè ricadiamo sugli stessi dolenti punti? forse allora è una spirale.. una strada che per quanto sempre diversa, ritorna su se stessa. più probabilmente è un groviglio. un nuovo che nasce dal vecchio e sul vecchio si arrotola, senza geometrie.
la tragedia è cercare di capirci qualcosa. la tragedia è non poter rinunciare a un disegno o a una spiegazione per tutto.

domenica 4 febbraio 2007

mattoni


giovedì 1 febbraio 2007

scusi, sa l'ora?

quello che non capisco è perchè compaiono questi orari assurdi sui miei post, come si mette a posto l'orologio? mister blogger ha capito che il tempo è il mio più grande problema e mi fa i dispetti, è un memento del mio fuori sinc esistenziale. fatto sta che è mezzogiorno, come la mettiamo? nel frattempo il miracolo di un raggio di sole, giusto in tempo che devo uscire..allora qualcuno mi ama! seriamente, chi decide che ore sono? come faccio a parlarci? help!
bo sì vabbè. oggi piove. umore piovoso e un pò di mal di denti. futili incombenze. ho voglia di innamorarmi, per essere felice qualche giorno e pulire la testa dai fantasmi.