mercoledì 28 novembre 2007

l'inaspettato

in ordine sparso

seguo passi tra le foglie bagnate, passano fari, sull'asfalto nuove buche. tutto è nuovo. camera chiara. ritratto tanto bello che non ti fidi, non puoi essere tu. mangiamo pane e castagne. i funghi di questa pizza ai funghi sono palesemente carciofi. soprassediamo. amo la polemica solo se è fine a se stessa. la maschera e la vertigine. spiazzata. galeotto fu il libro e chi lo scrisse. brufoli. e tu che fai nella vita? manco di disciplina. domande domande domande. sonno. vecchi difetti. sì, sono anche permalosa. una festa?! euforia e autopsia. chi l'avrebbe mai detto? sentire il mio nome tra le sue mani. entre por essa porta agora. e dopo? voler prevedere il futuro e ripulire il passato. poter dire anche senza raccontare. flusso. passaggi. non mi riconosco. e tu dove sei? ti prego, spiegami. perdere, trovare. cambiare. quando la sera me ne torno a casa, metto la quarta e canto, sola, serena. non credo di aver dato poco, onestamente. un'altra settimana. il tempo passa e si trasforma in carta, rileggo. voglia di riempire nuovi fogli, o farne barchette. non basto ai miei pensieri. e non voglio innestarmi su questo albero malato. ho paura dei giocattoli rotti. non scappo però, chi gioca con me?

martedì 27 novembre 2007

dice che ho il dono della sintesi

VAFFANCULO VA

che altrimenti sarebbe un discorso lungo
preferisco dormire, si sa

venerdì 23 novembre 2007

sulla porta con un gomitolo in mano

(questo post manca del testo)

sabato 17 novembre 2007

perchè io ci tengo alla mia salute

dice che sarebbe pure ora d'aggiornà sto blog.
vero
ma non ho avuto voglia, ho avuto da fare, sono stata in vacanza, sono stata male.
e non sono scuse tirate a caso, tutto vero.
ci sarebbero dunque narrazioni arretrate: aneddoti esilaranti, svolte esistenziali, sbilenche riflessioni, mirabolanti avventure (sono cose di cui non parlerò quindi posso esagerare..).
ma il passato è passato, ormai non è stato scritto. veniamo all'attualità.
oggi
ciondolo malaticcia per casa, terzo giorno di mal di stomaco, quand'ecco noto un grazioso opuscoletto rosa sul mio tavolo: "la farmacia in tasca". lo ha lasciato per me il mio angelo custode, è evidente, dunque lo sfoglio con la massima attenzione. scopro che non è una rivista delle farmacie ma di una precisa farmacia, con tanto di offerte promozionali e sito internet (ne fate di soldi eh?), e scopro tanti articoli interessanti soprattutto.. "le proprietà benefiche del carciofo", "mio figlio piccolo soffre di stitichezza, come posso intervenire?", "dimagrire in modo divertente", "olio bollente sulle ferite".
e poi l'articolo che fa per me.
"la dieta dell'inverno"
consigli alimentari per rafforzare il sistema immunitario in vista dei mesi freddi (e direi che ne ho bisogno visto che a metà novembre mi son già presa di tutto). indispensabili alleati per fronteggiare questo periodo carico di insidie per la nostra salute sono: mandorle, banane, zucca, parmigiano, tonno, arance e kiwi, e..
tadà: birra e cioccolato!
me l'ha detto il farmacista, non si accettano contestazioni.

martedì 6 novembre 2007

un altro ammasso di pensieri attorcigliati messi al sole ad asciugare

sono sempre subdolamente alla ricerca di conferme. o meglio, a ben vedere ciò che cerco è una smentita. continuo ad aspettare che venga smentita quell'inappellabile sentenza di inettitudine pronunciata nella notte dei tempi da non so quale improbabile autorità. crudele e irragionevole questa legge suprema, eppure ad essa mi attengo scupolosamente da sempre, a quel "non vai bene, comunque". sì, comunque. non importa quante prove del contrario io possa mostrare al tribunale, non importa in quanti e con quante belle parole tentino l'arringa, niente sarà mai abbastanza. vana ricerca di approvazione dunque, e vana non per mancanza di approvazioni, ma per l'incapacità di nutrirsene. insomma l'ennesima contraddizione: cerchi gli applausi e poi non li vuoi, neanche li senti. reazioni scomposte ai complimenti. e non è perchè non credo che siano sinceri, però resto stupita quando ne ricevo. deve esserci stato un equivoco.. fraintendimento per cui mi compiaccio e mi sento in colpa. mento tanto bene da farmi apprezzare dunque? ringrazio e mi scuso, proprio non posso condividere la scelta, nonostante la pazienza con cui me la si spiega e rispiega. compagni che sbagliano quelli che mi scelgono, gente da compatire, accogliere, redimere. dei cui errori vivo.

il ragionamento è contorto ma logico. d'altra parte però partendo dal presupposto che io ho comunque torto, dovrei ammettere che ho torto anche nel darmi torto. la logica mi frega. sarà necessario eliminarla. e rilassarsi.