martedì 22 gennaio 2008

sono viva ma non ho un computer

aggiungerei dettagli e osservazioni personali, ma il mio tempo sta già per scadere..
(mi piace da matti usare toni drammatici dove non ve n'è alcun motivo)
tornerò, un dì tornerò..
e come prima più di prima posterò.
à propos de, per chi se lo stesse chiedendo, io accetto regali di compleanno/natale/prima comunione anche in ritardo, non fatevi bloccare da sciocchi formalismi! io mica m'offendo..
ok, mi faccio viva io eh?

sabato 12 gennaio 2008

ridere dei propri difetti, credere nei propri pregi

ok, calmiamoci.
quest'agitazione non fa bene. agitazione invisibile, come di norma. agitazione che non produce movimenti convulsi, attività sconsiderate, frenetici cambiamenti. tutt'altro, come di norma. il movimento è sotterraneo, subdolo. logorante. a prima vista non si direbbe che io sia costantemente preda d'ansie d'ogni tipo, la superfice s'increspa appena. mi descrivono calma, serena, paciosa. a tratti catatonica. càpita che non abbia niente da raccontare della mia giornata "beh -dice- almeno comprati una palina rimbalzina no? cominciamo a interagire con questo muro!". ma star lì a fissare la parete, nonostante le apparenze, è attività estremamente complessa, richiede concentrazione, passione, sacrifici. ci metto molto impegno insomma, non mi risparmio.
quindi ora mi rilasso. è il momento.
allento i pensieri, rallento.
i grandi progetti son grandi, ma si fanno un passo per volta. primo.

domenica 6 gennaio 2008

volevo fare un rientro in grande stile. sarà per la prossima volta.

ho preso una lunga vacanza eh? dal blog dico, nessuna vacanza reale. o sì? a rigor di logica una vacanza dev'esserci stata se sento così forte il clima da "fine delle vacanze". lo logica di norma mi frega.. ho grande fiducia nel potere illuminante della ragione, fiducia mal riposta, evidentemente, visto che poi puntualmente i conti non tornano. ma non mi rassegno, necessito di un teorema coerente, di un disegno preciso e dettagliato, complesso ma intellegibile, ogni effetto ha la sua causa e ad ogni causa segue un effetto, SEMPLICITA'. sono cresciuta tra strade che si incrociano ad angolo retto e mi perdo alla prima curva. però a quanto pare la vita è piena di curve (e io per giunta ho sempre sofferto il mal d'auto!). e se i fatti dimostrano inequivocabilmente l'intervento di elementi irrazionali, casuali, multiformi, a rigor di logica dovrei farmene una ragione, abbandonarmi al caos, magari con gioia e spensieratezza addirittura. in fondo nel caos nuoto da sempre. ma sono disordinata per pigrizia non per indole, ahimè. e poi la logica tende a fregarmi come dicevo, non è sufficiente. dicevo. o almeno mi sembrava di dire, ma poi ho perso il filo (tanto per cambiare). a conferma che una cosa sono i desideri e altra cosa è la realtà. mi confondo facilmente, soprattutto quando voglio dire qualcosa. mi blocco. il racconto è vero ma non verosimile, che si fa? ma questo è un altro discorso..mi sto incartando da sola vero? (tanto per cambiare!). la sensazione di questo periodo, in effetti, è quella di essere incartata. forse lo sono, per quanto ancora? ci sarà da qualche parte un'apertura? soffocante stato confusionale. ma non sarà questo bisogno ossessivo di aver tutto chiaro il vero problema? questo affannarsi a decifrare, definire, delimitare (per giunta al solo scopo di rismontare tutto e ricominciare perchè "neanche così funziona") a cosa serve? cosa c'è di più ridicolo di una frontiera? però accetterei di buon grado i confini se solo fossi sicura che c'è dentro tutto. e non può essere. e i confini sono nella propria testa, quanto di più concreto dunque. odio le griglie, ma forse solo perchè non ci trovo posto, invece basterebbe non crederci, perchè nessuno ha davvero un posto preciso, in fondo.
si fa quel che si può.
vabbè, questo è tutto. non mi annoierò oltre, scrivevo giusto per dirvi che sto bene..