lunedì 24 ottobre 2011

attesa creativa

momenti di grande lucidità, quasi raggi luminosi che attaccano una cosa a un'altra e a un'altra e poi resti a chiederti: è davvero così semplice? e perchè non l'ho capito prima? la prima risposta è no, di semplice non c'è niente, le illuminazioni semplificano ed evidenziano ma poi tutto torna complicato e contorto, e aggiungo anche per fortuna sennò sai che noia e che meccanicità. la risposta due è perchè no. le cose si capiscono quando è il momento di capirle e quando c'è abbastanta tempo e spazio, ovvero un vuoto dove farle girare. tipo una fermata dell'autobus, per quanto mi riguarda.

sabato 1 ottobre 2011

scorrono le notti

guido bene alle tre di notte.
è un fenomeno misterioso, ho bisogno del vuoto intorno per dare il meglio di me.
avrei continuato a guidare senza meta tutta la notte se non si fosse accesa la riserva, stavolta forse l'avrei fatto, accelerando e accarezzando le curve. perchè guido meglio la notte, anche da sobria, e non mi sarei più fermata. sola su strade deserte, tanto inquieta da sentirmi bene, scordando le incertezze, i bivi, la via di casa.
in questa stanza sono altrettanto dispersa, ma questo vuoto è tanto meno veloce, ci scivolo dentro anziché sopra.
dentro da noite veloz.