le cose mute che ci circondano*
oggi perfetto, oggi sospeso. oggi che basta a sè, pieno di piccole cose concrete, da leggere finchè son vive. con i dubbi messi in fila ad aspettare tempi peggiori.
oggi che dura da un po', grazie a persone che non so ringraziare, e a persone che fanno sembrare stupidi i miei ringraziamenti. e va bene così, stupida e grata, stupìta nel trovare tutto qua intorno, felice di offrire vino e cous cous.
e intanto tratto con la tristezza, per separarsi senza allontanarsi troppo. serenamente di passaggio tra le stanze del circo che non abito più, lascio risuonare il mio nome, accetto che sia uno solo.
e mi accetto stupida, oggi, e aperta alle lacrime, persino davanti alla tv. brutale rannicchiarsi conclusivo, chè non c'è speranza per questo mondo, ma per noi sì.
ma mi spiace d'averlo pensato.
* l'uomo dà il massimo delle sue capacità quando acquisisce la piena coscienza delle sue circostanze. [...] camminiamo tra di esse come ciechi, lo sguardo fisso a remote imprese, proiettati verso la conquista di lontane, schematiche città.
José Ortega y Gasset, meditazioni del Chisciotte