sabato 26 aprile 2008

mattinata casalinga

oggi non è ancora cominciato ed è già a metà. qui manca l'aria, è pesante, intrisa di un gas paralizzante. smania e indolenza, svegliarsi con delle idee e perdere subito la voglia di metterle in pratica. poche parole che mi indispongono, e non mi incazzo per loro ma per l'effetto che hanno su di me, perchè vorrei essere indifferente, indipendente, impermeabile. e invece cose minime mi fanno male, ma sono così piccole che non posso dare la colpa a loro.. e allora la tengo io. la colpa è un concetto inutile, dannoso, lo so, ma almeno mi tiene compagnia. e poi io amo le cose inutili si sa.

"disegnare era un modo ozioso per concludere una infruttuosa mattina di lavoro. eppure è proprio nella pigrizia e nei sogni che a volte viene a galla la verità sommersa."
virginia woolf, una stanza tutta per sè

domenica 13 aprile 2008

al voto!

a breve mi recherò al seggio. si tratta, nel mio caso, di attraversare la strada e non è quindi un grande sforzo fisico, indubbiamente. votare invece è sforzo più impegnativo. seguire domani i risultati sarà ancora più dura, per non dire del futuro del paese.. ma preferisco non pensarci.
intanto dal mio punto di osservazione privilegiato (la finestra del salotto) posso notare una discreta fila di elettori, si era parlato tanto di astenzione invece.. chissà che votano, se votano utilmente, se votano o scarabocchiano, chissà? che poi dicono che se annulli o lasci in bianco è come votare chi prende la maggioranza, sarà. mi è arrivata una mail che consigliava a chi volesse non votare per protesta di andare al seggio e far mettere a verbale che rifiutava la scheda, niente da dire. io però non ho alcuna intenzione di non votare, ci mancherebbe, ma posso far mettere a verbale che mi rode il culo?
mo scendo a chiedere.
RICORDI DI CAMPAGNA ELETTORALE
roma, 9 aprile 2008. nei pressi del cimitero