mercoledì 26 settembre 2007

sono autosufficiente

voti bassi
l'autopercezione.
beh sì dài, oggettivamente.. no?
"lo vedi che sei tu che ti tiri sempre le mazzate sulle gambe da sola?"
in effetti, riflettendoci..
quindi basta
1, 2, 3: SONO FICHISSIMA!
l'autoconvincimento.
perchè dice che basta crederci, dice che tutto è soggettivo, dice che è tutta una questione di atteggiamento, dice.
dice l'autostima, l'automotivazione, l'autochiarificazione, l'automobile probabilmente.. sì, anche l'automobile aiuta.
l'autonomia?
sono stata chiara?
oh, emme, dico a te: ci siamo capite?
...
mh,
e gli altri? qualcuno mi ha capita?
se qualcuno per caso mi ha capita, gentilmente, mi spiega pure a me?
no però dài, in fondo mi voglio bene.

giovedì 20 settembre 2007

martedì 18 settembre 2007

parliamo del tempo

temporale.
ad ogni vetrina un uomo con le mani in tasca, attendono la fine dell'imprevisto.
tuoni e scrosci. solo voglia di rincantucciarsi e sentire le contrazioni, riscoprire il calore del coprirsi. ogni cambio di stagione è un ritorno, coccola e fa male, sentenzia. sensazioni chiarissime e indefinibili filtrano dalle persiane chiuse insieme all'odore di terra bagnata.
e io non so che farci.
poi la pioggia si placa e mi preparo ad uscire, anche se ormai è tardi.
(ci sono pensieri che negherò sempre di aver pensato, e negherò che mi abbiano stretto la gola, negherò)

venerdì 14 settembre 2007

emme come mano

ho iniziato un post che mi pareva interessante, ma è passato un giorno e non mi suona più. resta così. d'altra parte l'incompiutezza ha sempre contraddistinto ogni mia attività. beh sì, a ben vedere cosa ho mai portato fino in fondo?
ma questo discorso ora non mi interessa, la maggior parte dei discorsi in questo momento non mi interessano, cerco nel concreto, non sempre il senso è teoria, anzi, magari si trovano più risposte nella sensorialità. stessa parola poi, senso, essenziale in ogni suo senso.
mh,
mi sto perdendo in ghirigori di dubbio gusto però, volevo evitare i discorsi inutili invece, non perdermi a seguire la solita comitiva di pensieri che poi, a conti fatti, non arriva mai in nessun posto (un giorno si accorgeranno, i miei pensieri, che li sto facendo girare in tondo, e prenderanno a lamentarsi del cibo scadente e dei sedili scomodi, della scarsità di riposo che gli concedo, delle dozzinali scenografie che mal simulano panorami mozzafiato. e allora saranno cazzi, come si suol dire).
ma non voglio disprezzare troppo l'effimero girovagare dei miei pensieri, per carità. è produttivo a suo modo. al mio passare germogliano dal nulla idee a forma di domanda, vedo fiorire a ogni angolo nuove questioni, inerti ovvietà che pulsano di nuova inutile vita. un dono, non c'è che dire. rilassarsi no eh?
qualcuno mi ha detto "certo, tu dici: perchè devo problematizzare pure il beige? ma perchè rinunciare a questo se fa parte di te?" beh, per stanchezza, casomai. ma non rinuncio, non rinuncio a niente, non mi convinco del tutto che sia una risorsa, ma visto che questo passa in convento..
sì, non solo questo però. oltre la testa le mani.
prima ci si chiedeva quanto vale la vita, ci si chiedeva quanto vale un bicchiere. io francamente ho una vita che vale parecchio, almeno per me. e ho anche un bicchiere che vale parecchio, fatto a mano dalle mie mani, soffiato a bocca dalla mia bocca. e nella sua concretezza cerco quel senso di cui parlavo, nel piacere del fare. la mano si muove e ne esce qualcosa, la materia si trasforma, l'emozione del creare. e non importa cosa, è bello produrre qualcosa con le proprie mani, qualunque cosa.. un bicchiere, un palazzo, la più strabiliante opera d'arte o anche semplicemente la nuova subdola salsetta a base di pistacchi (che vado a servire..).

lunedì 10 settembre 2007

la vita non vale un bicchiere

ovvero
sul degrado della lingua italiana
o anche
sul degrado in generale, a partire dal degrado del mio cervello

rilassata e abbronzata rientro nel tempo che scorre, ed è una strana sensazione. energia e spaesamento, voglie, vuoti, vanità. desiderio di andare, tirando a sorte la destinazione chè sceglierla è troppo complicato.
sì sì sono tornata sana e salva. sopravvissuta alla vacanza, ai panorami che svegliano ricordi senza nome, ai vari toni del blu, all'eruzione dell'etna, che al di là di là quanto abbiano sostenuto le solite malelingue non è affatto dipesa dal mio arrivo, ai due giorni travestiti da eternità trascorsi a casa della dolce nonnina, agli attempati molestatori (chè so una donna emancipata io, vado in spiaggia da sola dopo il tramonto che problema c'è?), alla salerno-reggio calabria perfino.. ecco su questa pseudo autostrada potrei soffermarmi a lungo, aprire polemiche, ma soprassiedo causa pigrizia. solo una cosa mi tormenta e ne devo parlare, chiedo il parere di voi raffinati linguisti perchè magari sono io che male interpreto questo luminoso messaggio che di tanto in tanto si affacciava sulla strada.. LA VITA... NON VALE UN BICCHIERE! "cioè vale meno?" chiede d'istinto la subdola, poi riflette, dibatte e conclude che in italiano non vuol dire altro che questo. le autorità ci invitano a disprezzare la vita dunque? ora io che sono stata talvolta additata -da sopravvalutanti dita per la verità- come nichilista nonchè bevitrice senza fondo, potrei persino condividere il motto, ma dubito volesse essere questo il messaggio agli automobilisti (anche se non lo escludo). no perchè, sinceramente, già è piuttosto fastidioso ricevere lezioni di sicurezza stradale mentre si percorre un' autostrada in cui i tratti con la corsia di emergenza sono meno di quelli a corsia unica, anzi di quelli a doppio senso, se poi i nostri maestri non sono neanche in grado di esprime un semplice concetto nella propria lingua madre la faccenda diventa grottesca.
ma, nel merito: quanto vale la vita? e cosa c'è in questo bicchiere? mi pare un dettaglio essenziale per valutare la convenienza dello scambio.. ed è mezzo vuoto o mezzo pieno? ma è poi giusto intenderlo pieno di qualcosa? o dobbiamo spostarci a considerare l'oggetto in sè? si tratta di un flute in cristallo di boemia o di un bicchiere da vino di ikea euro 1,99/6 pezzi?
ok ok la smetto prima del lancio di ortaggi..