lunedì 30 aprile 2007

senza capo nè coda

in equilibrio precario su un filo di pensieri
(se sentite un tonfo..)

si parlava di identità.
sono anche andata a rinnovare la carta di identità, senza successo. mi sono interrogata di identità e di definizioni, senza successo. questioni di identità personali, politiche, territoriali, ideali e materiali mi si sono poste da varie strade.. riflettute e dibattute, senza successo.
chi sono io? in che noi rientro? a che titolo e a che scopo?
poi c'è il fatto che mi muovo a piedi per adesso, e così mi guardo parecchio intorno. ho visto, per dire, il cartello di una bancarella "pashmina made in italy". no, scusa? ripeti.. che società indegna. e ho smesso di sperare nell'estinzione per invocare un crudele colonizzatore, anche alieno.
e ho visto il muro di una scuola, religiosa e alto borghese, coperto di scritte fucsia, una mi ha fatto ridere "dio odia Luca", geniale e assurda . ho pensato ai primi tre o quattro luca che mi sono venuti in mente e mi sono detta: è anche verosimile.. ma poi no, se dio esite è buono e ama tutti, sono convinta. ecco anche che non sono credente lo dico con poca forza, non lo sono ma ho una mia spiritualità, e anche una certa invidia della fede, di ogni fede. e si parlava di tenco, allora penso a una canzone a lui dedicata, che riassume bene la mia idea di religiosità, la preghiera di un ateo per un suicida. e poi un vecchio dialogo con uno strano personaggio ubriaco che mi dice "io sono il mio dio" rido "no seriamente, guarda che anche tu sei il tuo dio.. pensi di no?" ..sì sì probabilmente hai ragione, sono io il mio dio, ma anche in questo caso non sarei credente, a maggior ragione. replica, io invece lascio cadere il discorso.
e poi altri brandelli di conversazioni. che generazione bislacca che siamo, tante alternative e pochi spiragli.. "beh dài, poi se vai a vedere quanti sono i romani veri?" "ma voi donne.." no guarda, caschi male io le donne proprio non le capisco.
alla fine di sicuro so solo che sono un sagittario, ascendente sagittario. solido appiglio.
(se sentite un tonfo sono di nuovo io)

mercoledì 25 aprile 2007

specchietto per le allodole

lo scopo di questo post è di distogliere l'attenzione da quello precedente, che è diciamo un po' non saprei come definirlo.. diciamo che era un post che forse era meglio non fosse post, che se ne stesse in un cassetto coi leoni, mi sa che non ci si dovrebbe sputtanare così per tutta la rete. comunque è tardi, chi mi legge a quest'ora? a parte ossimorella che lo vedo che è connessa.. no il fatto è che ho ancora voglia di scrivere, ho quella strana euforia che lascia uno sfogo di pensieri in linea diretta dalla pancia, pensieri tristi che se ne svolazzano via finalmente espressi. un po' come cantare tenco a squarciagola, e lo so che con quest'affermazione lo sputtanamento è definitivo. sì sì sì chissenefrega, manca qualche minuto all'una e sono di ottimo umore. pensavo fosse più facile avere un blog. non pensavo portasse sfiga fare post ottimisti, sì c'ho sto problema dell'ottimismo, un malinconico ottimismo, con tratti di allegro pessimismo. fa tutto schifo ma andrà bene vedrai. quindi ora solo post di sconforto, che mi fanno tanto bene all'umore. e poi anche tanti guai nella vita, che mi tengano impegnata e mi facciano preoccupare per valide ragioni, che si raccontino senza tanti fronzoli perchè tanto così come sono colpiscono e raccolgono comprensione e giustificato compatimento.

martedì 24 aprile 2007

notturno

non vorrei ma prendo a scrivere. su questo rumore in testa, continuo. se arriva un pensiero non lo mollo finchè non l'ho sbucciato. e poi sbucciato non mi piace uguale. e poi? su questo reagire del corpo agli eventi. nausea per paura, lame alle tempie per i dubbi. e un arresto di respiro per segni di olio su tela, un battito di cuore più veloce di fronte a parole non mie ma anche mie. e sbatto la porta perchè voglio restare sola. e poi grido venitemi a prendere sono qui dentro, è buio, ho paura. tienimi la testa devo piangere ancora un po' prima di ricominciare a dire che va tutto bene, che 'no tranquilli ce la faccio'. come se qualcuno me l'avesse chiesto. no non si chiede. c'è chi da me pretende troppo e chi non pretende nulla, nessuno che sia d'aiuto. ma non è vero neanche questo, divento ingenerosa, sono io che non chiedo. sono io che non ho mai saputo chiedere una mano, d'aiuto o di compagnia, sono io che ho sempre voluto andare da sola. vediamoci lì direttamente così non vedi che arrivo zoppicando. che poi, seriamente, qual è il problema? sono tutti in questa testa che ronza i problemi. sei tu, proprio tu che giustifichi tutti con te devi essere così impietosa.. e poi? e poi ora. le cose che non ho detto in venticinque anni le butto quassù, pubblica e anonima, sfacciata. letteralmente sfacciata, perchè senza avere una faccia non si rischia di perderla. come se avessi qualcosa da perdere con questa faccia, che tanto peggio di così. ma sono stupida stupida stupida, e continuo a raggomitolarmi.

domenica 22 aprile 2007

ALBA

La dolce luce
Dopo il noioso e angosciante inverno, sono fiorito
qui tutta la primavera. Una dolce luce
ha cominciato a riempirmi il petto. Ho accostato
una sedia e mi sono seduto per ore davanti al mare.
Ho ascoltato la campana della boa
e ho imparato a capire la differenza tra una campana
e il suono di una campana. Volevo lasciare
tutto alle mie spalle. Volevo persino
diventare inumano. E lo sono diventato.
So che è stato così. (Lei in questo mi darà ragione).
Ricordo il giorno che chiusi il coperchio
sulla memoria e girai la maniglia.
Mettendola sotto chiave per sempre.
Nessuno sa quello che mi è accaduto
qua fuori, mare. Solo tu ed io.
La notte, si formano nuvole davanti alla luna
E quella dolce luce di cui parlavo? Anche quella è andata via.

Raymond Carver, Blu oltremare.

oh subdolina e perchè questa poesia?
innanzitutto grazie per la domanda. è semplice, pubblico questa poesia perchè mi è arrivata, accompagnata dall'assurda richiesta "fanne una foto". faccia perplessa.
c'è una cosa bella in questo periodo fumoso della mia vita, ed è questo corso di fotografia dalle cui richieste assurde ho ricevuto grossi stimoli. come ora.
mi scende questa poesia, arriva in fondo e parla con me. di me, per me.
perchè io lo so cosa prova un fiore che sboccia. fa male da piangere, ma vedi cose mai viste prima, in un modo nuovo. e non si torna indietro.
perchè l'ho visto il mare, so come culla e come picchia.
sì, ma la foto? più complicato.
la subdola idea era andare al mare, all'alba. fotografare il sole che sorge sul mare, ci vorrebbe l'adriatico per questo.. più modestamente emme potrebbe alzarsi alle quattro, guidare fino a ostia, cercare la dolce luce. potrebbe, non esclude di farlo, per quanto sia lontano dalla sua natura. (certo mi ci vorrebbero dei gioielli vistosi e occhiali da sole per fare ste robbe da artista, mi manca le physique du role..)
sì ma perchè l'alba?
sarà che è la luce più dolce della giornata, sarà che è un momento di passaggio. sarà forse che la poesia mi ha richiamato altri versi
Come l'alba che abbaglia l'inverno
quel che resta del buio
ha un colore diverso, diverso
di una canzone che ho in testa in questi giorni. sarà quel che sarà, a me è subito venuta in mente l'alba. sì l'alba, tenera rivoluzione quotidiana, quando il cielo assaggia tutte le sfumature dell'azzurro. il sole dopo la notte, la primavera dopo l'inverno.. la cosa più bella è l'istante che li unisce, l'arrivo di una dolce luce che resta per poco ma cambia tutto.

venerdì 20 aprile 2007

nel pozzo

E resti ferma
perchè ad ogni passo puoi cadere
resti zitta
perchè su ogni parola puoi inciampare.
E i muscoli si addormentano
e la voce dimentica la strada
e le mura si alzano,
sopra il cielo, sotto la terra, tu dentro.
tremante.
Sai solo guardare
e piangere
e dormire
aspettando che la pioggia ti sciolga.

mercoledì 18 aprile 2007

spazio vitale

volevo fare un po' d'ordine. dice che se uno tiene le cose in ordine poi le ritrova, sarà vero? dice che un ambiente di vita ordinato influisce anche sull'ordine interiore, sarà.. consulto il capitolo dieci della mia guida pratica al feng shui "gli effetti degli ammassi disordinati", dice che i miei cumuli disordinati impediscono al respiro cosmico di fluire indisturbato, è ostruito, ristagna, con conseguenze nefaste per la mia salute e il mio successo nella vita.. d'accordo. ma io perchè ho questo libro? già, un regalo, regalato perchè a me piace l'arredamento - mi piace pensare lo spazio, manipolarlo, è più facile che avere a che fare col tempo - perchè sono ristrutturatrice compulsiva del mio spazio vitale. oggi meno, ma quello in cui ho ricevuto il libro era un periodo in cui spostare i mobili era attività di routine. ora mi occupo più delle case altrui, rosicando di non avere una casetta tutta per me.. e per di più sentendomi puntualmente domandare "ma perchè non hai fatto architettura?", e io te lo potrei anche spiegare perchè, ma sarebbe un discorso lungo, e non capiresti, quindi allargo le braccia e la bocca a sorriso e parliamo dei mobili della cucina che è meglio.
ma dicevo del disordine, ora, a prescindere dal feng shui, non sarebbe male fare un po' di largo e di chiarezza tra le mie cose. vorrei per esempio capire se li possiedo dei pantaloni estivi, intendo esclusi quelli stretti, quelli larghi e questi che obiettivamente cadono a pezzi. vorrei capire cosa c'è dentro quello scatolone che ogni volta scavalco, e sì che l'ho riempito io.. e che utilità ha avere dei cassetti con scritto sopra "hic sunt leones"? e tutti questi fogli hanno ancora qualcosa da dirmi? che poi c'è una parte di me rigorosa e organizzata che si indigna ma resta sempre frustrata. così anche questa volta: vestiti sporchi a lavare, un po' di selezione sulla scrivania, raccolta di cose sparpagliate. nulla più. non c'è poi molto da fare, io sono un cumulo disordinato.

martedì 10 aprile 2007

primo anno

oggi E. compie un anno. è anche un anno che l'italia non è più sotto berlusconi. me lo ricordo bene questo giorno di un anno fa, davanti al televisore per gli exit pol, con accanto il telefono per le notizie dalla sala parto.. e poi arrivano insieme le notizie, è una femmina e sta bene, l'apgar un po' basso ma sta bene. i risultati elettorali ci mettono un po' di più a vedere la luce. ancora il giorno dopo ci sono dubbi, la mamma di E. con quella ranocchia in braccio (non ci si crede quanto è piccola una donna appena uscita da una donna) mi chiede "ma allora? io non ci ho capito niente.. abbiamo vinto o no?" boh, sì, pare di sì..
ma poi abbiamo chi? mi chiedevo e mi chiedo a un anno di distanza. non importa. importa che la piccola cresce che è una bellezza, sta in piedi tenendosi alla sedia, dice già una parola, grazie, "cioè.. noi la interpretiamo come grazie- mi dice la mamma di E.- lei veramente dica azz.." ridiamo, in effetti si può interpretare in tanti modi, le dico.
poi tornando a casa penso a che incantevole visione della vita e delle relazioni sociali può avere chi comincia a parlare dicendo grazie. io credo di aver detto no.. già cagacazzi.

sabato 7 aprile 2007

...

mi sveglio stamane, ore 11 màs o menos, con un solo pensiero in testa: scrivere qualcosa sul blog. vabbè no, i pensieri in testa erano almeno venticinque, tra questi però una certa urgenza di postare qualcosa, per spingere un po' in giù questi imbarazzanti sbrilluccichi. ma cosa? ho svari appunti in verità, ma poi folgorante arriva l'ispirazione via mail, mi scanso anzi per non restare troppo folgorata, esco, che ho da uscire, e intanto penso, torno ed eccomi alla tastiera ad ordinare questi pensieri.
chi mi ha scritto? e cosa?
chi: mia amica, amica da settembre a londra per master superfico di non ho ancora capito bene cosa, amica che mi cerca giorni fa dopo un silenzio di mesi, si scusa, chiede come sto. faccio passare qualche giorno, non so perchè, poi ieri le scrivo, non ricordo bene cosa.. sicuramente non posso aver fatto un quadro esaltante del mio stato attuale, ma da qui a..
insomma pronta risposta già stamattina, la giovane mi invita a un "seminar" così lo chiama, mi dice che andarci l'anno scorso le ha cambiato la vita, per chiarirmi le idee mi allega la "brochure". apro la brochure: CREA IL TUO DESTINO dice la brochure, uno "stratega della motivazione" mi aiuterà ad avere successo, dice la brochure. "o mio dio" pensa emme.
penso a lei soprattutto. con lei ho diviso i dubbi e le ansie sul futuro tante volte.. mi viene in mente una conversazione con lei non ancora laureata, solo un paio d'anni fa attraversando termini, mi dice "ma questi che sono tanto sicuri di quello che vogliono non sarà invece che so' stupidi?". sì certo poi si cresce (o si cambia?) qualcosa in più della vita si capisce, forse. mi viene un po' di nostalgia, possibile sia così lontano quel periodo di incertezze per lei? per lei che per quanto iperattiva non era meno confusa di me, facevamo a gara coi nostri dubbi come con le battute ciniche. quante gliene avresti dette a quel motivatore fino a poco tempo fa.. quindi ora sei felice marta? davvero? se è vero sono felice per te, davvero, non mi importa come si raggiunge la felicità, va bene ogni strada.. è talmente difficile, non posso giudicare. non ti seguo però. ti voglio bene, ancora, tanto, ma non ti seguo.

giovedì 5 aprile 2007

scamarcio contest 2007

AVEVO UN BLOG DI UNA CERTA ELEGANZA. POI HO ADERITO ALLO SCAMARCIO CONTEST
se non ne avete sentito parlare (possibile?) ite qui

Lunga ed inutilmente drammatica premessa

Certo nessuno mi ha obbligata, anche se mi hanno pregata che per me che ho il cuore di burro è quasi la stessa cosa, comunque è stata una mia scelta questa di avvicinarmi alla competizione del momento, è stato per il brivido sconosciuto di sentirmi alla moda credo.
Allora comincio a pensarci, penso a documentarmi per poter partecipare, vago per rilucenti siti adolescenziali, arrivo qui e un nugolo di cuoricini sbrilluccicanti comincia a inseguire la freccina del mio mouse, ovunque va. sgrullo il topino ma niente, mi seguono, sbatto le palpebre ma tutto continua a luccicare, mi risuona nelle orecchie quella frase: Il mondo è glitter, Neruda è glitter, io sono glitter. Se voi non lo siete, è solo perchè lo state diventando.
Ed allora, confesso, ho paura.
Voglio scappare.. Poi, sul punto di gettare la spugna, penso a lui, lui richy intendo, vorrei celarlo ma ho un moto di tenerezza. Rivaluto la terza traccia, la prima che avevo escluso.. perché è troppo facile sparare su scamarcio, perché l’hanno già scelta tutti.. poi ci ho riflettuto, mi sono guardata dentro e sì, voglio parlare di Riccardo Scamarcio al secolo Riccardo Scamarcio, insomma sì, lui.

































TRACCIA 3. svolgimento:
Io Scamarcio me lo immagino così, risucchiato da sabbie mobili di gloss rosa confetto..

Apre la porta che dà sul cortile interno e finalmente lo trova, in piedi appoggiato alla ringhiera, lo sguardo a terra.
– Riccardo ma che fine hai fatto? Che c’è?
Fuma, Riccardo, e non lo guarda.
– non ce la faccio più, è tanto difficile da capire? No dico, hai visto cosa c’era qua fuori?
– sono le tue fans Riccardo, ci stiamo pagando il mutuo sia tu che io grazie alle tue fans, non mi pare il caso di fare tanto lo schizzinoso adesso…
Riccardo ora si volta verso il suo agente, lo guarda con quegli occhioni che l’hanno reso famoso
– non faccio lo schizzinoso... ti sto parlando del mio benessere interiore lo capisci?
- hai problemi di regolarità intestinale?
Butta la testa tra le mani e pensa “sono nelle mani di un idiota..” ma vuole farsi capire stavolta, fruga in tasca e ne tira fuori un foglietto.
- guarda, me l’ha messo in tasca una ragazzetta qua fuori mentre l’amica mi faceva una foto col telefonino.
È un pezzo di carta a quadretti sopra con un pennarello fucsia c’è scritto: riky 6 tr bonoo!!!! t amo!! x me 3msc è tt. anke Hvdt è tr fiko! xò io sxo smp ke Step torna cn Baby… tvumdb! scamarcina93
L’agente legge con la fronte aggrottata, allontana e riavvicina il foglietto pensando sia un problema di messa a fuoco, poi rinuncia
- va beh, che mi starebbe a significare ’sto discorso? Qual è il problema?
- ti sto parlando di dignità. Io ce l’ho una dignità, io sono un attore porca miseria! Ho fatto l’accademia… ho recitato in teatro! non mi chiamo step… e neanche riky va bene? Che c’entro io co’ ste ragazzine? Maledetto Moccia! Ma tu le hai lette le cazzate che scrive sto Moccia?
- mi fai paura quando ti arrabbi, ti viene questa voce in falsetto…
Riccardo prende fiato, si aggiusta i capelli e fa un altro tiro di sigaretta, reimposta il diaframma
- scusa.
- va bene, stai tranquillo richi, lo so..
- sì però non chiamarmi richi, per favore..
Non urla più Riccardo, implora, quasi piagnucola. L’agente gli mette una mano sulla spalla e continua
- lo so che è un momento difficile, sei stressato… però ora cominci questo film con Rubini no? È un ruolo serio, no? Vedrai che avrai anche delle buone critiche… devi stare tranquillo, fra un po’ non ci penserà più nessuno a Step ne sono sicuro…
Sotto queste parole suadenti il ragazzo annuisce, si lascia consolare. Un filo di speranza.
- dici che se lo scorderanno che ho fatto questi film?
- certo! figurati si scorda tutto a questo mondo!
Riccardo sospira
– è solo un momento difficile…sì. ma lo sai cosa ho visto stamattina su un sito? Tantissime foto e scritte su di me, riccardo glitter dicevano… passerà anche questo vero?
L’agente si fa serio e lo guarda dritto in quegli occhioni che l’hanno reso famoso
- no ragazzo, il glitter non passa mai.

martedì 3 aprile 2007

consigli per gli acquisti

bene bene. prima cosa annuncio che questo blog, contrariamente ad ogni previsione, comincia a piacermi. credo durerà poco, ma per intanto mi dichiaro forse quasi soddisfatta di questo spazietto.. ovviamente i lavori sono ancora e sempre in corso, per carità non si finisce mai.
ora però, visto il tenore degli ultimi introspettivi post, vorrei offrire ai miei lettori anche un po' di svago.. anzi io offrirei anche da bere, da mangiare.. volevo mettere qui sulla destra tra le tante stronzate che ci sono, un angolo di ristoro per il navigatore stanco. avevo in mente qualcosa tra una locanda e un rifugio di montagna, tra un locale malfamato e una sala da te, qualcosa che fosse un po' tutte queste cose insieme, con divanetti comodi e la luce bassa per riposare gli occhi stanchi di computer. un posto accogliente, e ci sarebbe sempre qualcosa di caldo, o di fresco se è estate, per chi passa e ha voglia di fermarsi un po' con me. tuttavia la tecnologia odierna non consente di dar sfogo ai miei istinti ospitali, dovrete accontentarvi delle mie scritte chiacchiere. ma torniamo a noi, dicevo del desiderio di un post meno serioso.. pur mooolto tentata dallo scamarcio contest, proporrò invece un'idea regalo per le ormai prossime festività pasquali..
bè lo riconoscerete tutti, anche perchè la somiglianza è impressionante, è un tenero peluche di paparatzo, prodotto da una ditta tedesca e commercializzato per miseri 180 eurini, se non ricordo male. mi sono imbattuta nell'oggetto un paio di giorni fa sul sito di repubblica, purtoppo non ritrovo l'articolo, forse hanno pensato che era meglio farlo sparire, fortuna che ho avuto la prontezza di salvare l'immagine. bello no? adatto a grandi e piccini, ai cattolici più ferventi come ai più irriducibili miscredenti.. infatti l'orsetto paffuto è riuscito con la sua sola presenza in case dominate dal maligno a riportare sulla retta via peccatori impenitenti, non poche coppie hanno scelto, ispirate dal suo musetto di stoffa, di regolarizzare la loro equivoca relazione di convivenza nel sacro vincolo. dunque se conoscete, e lo so che ne conoscete, conviventi, invertiti, onanisti, fornicatori, sodomiti, molestatori di embrioni e peccatori di ogni genere questo è il regalo giusto. grazie all'orsetto riconquisteremo alla verità questo mondo materialista e frivolo e argineremo la pericolosa deriva relativista.
per i più esigenti segnalo che sono disponibili tre diverse versioni dell'orso pontefice. collezionali tutti!
p.s: emme non è mai stata anticlericale, non ci tiene ad esserlo, vivrebbe serena senza occuparsi di vaticane faccende, avendo la sola accortezza di schivare i papali pellegrini domenicali e le prediche dell'anziana nonna, ma pare che di questi tempi non si possa.
p.p.s: e soprattutto emme non resiste di fronte a oggettini tanto kitsch..