lunedì 27 ottobre 2008

decadenza


stato confusionale diffuso.
il segno dei tempi,
come quando scrivi avedon e il telefonino capisce buffon. miracoli del t9..

ecco mi sono ricordata cos'è che avevo deciso di fare stasera! vabbè ma ora ho sonno, lasciamo perdere. domani.
comunque mi sto rincoglionendo, è ufficiale. sto invecchiando probabilmente, dimentico tutto. una volta ricordavo tutto a mente.
ora devo ricordarmi di scrivere, quello che scrivo mi resta in mente, il resto no, ricordo solo che c'era. quel libro che si intitola non so come che ho letto non so dove che è bello e parla di non so cosa. ecco, volevo leggerlo. dovevo scriverlo. è vero che perdo anche gli appunti, ma le cose che ho scritto poi me le ricordo. ironico.
intanto arrivano buio precoce e pioggia battente, forse prossimamente anche il freddo, tempo di lane e tisane. e tutto procede per il meglio. se non fosse che ci sono dei criminali incompetenti al governo potrei quasi lasciarmi andare a un moderato ottimismo. sarà per la prossima volta.

martedì 21 ottobre 2008

sala d'attesa

credo che la mia vita sarebbe stata diversa se in casa mia ci fossero stati due bagni. credo che la felicità sia una questione di spazi. e di tempo. lussi. una questione economica, in fondo. letteralmente "organizzazione della casa". o disorganizzazione, vita ingestibile, ingeribile ma scarsamente digeribile. ma devo smetterla di concentrarmi sulle parole. assottigliare, essiccare, imbottigliare, riempire, assoggettare. chi non ha speranze è disperato? e allora perchè se ne va in giro sorridente? devo decisamente smetterla di attorcigliarmi intorno alle parole. ma l'essere umano è così, crudele e bugiardo, quando non ha niente di meglio da fare o nessuno con cui prendersela, inganna il tempo.

venerdì 17 ottobre 2008

progetti minimi

ieri mi sono amareggiata a una festa di compleanno (e non era neanche il mio, che ragione c'era?) e oggi mi sono emozionata a un seminario sfigatissimo. ma che razza di buffo personaggio sono? vabbè, buffo ma adorabile. comunque ha smesso di piovere e mi si è gonfiata attorno una bolla di assoluto benessere. mentre sorseggio lentissimamente il mio caffè, cullo il sovversivo sogno di un bagno caldo. e di andare a correre al parco, e di dipingere con le mani, e di impastare acqua e farina. e di costruirmi una casa. tutto prima che scoppi la bolla.
seguirà la rivoluzione, che ormai è proprio ora, mondaccio infame.

sabato 11 ottobre 2008

"ora basta riflettere!"

sono stanca.
posso riposare ora? no, ok, non lo dico più. chiedo scusa.
è che è tutto un po' troppo complicato in questo punto del mondo, in questo istante del tempo, con questa me stessa che mi porto appresso. resta tutto sospeso, traballante. e m'affatico. ma se ci sono cose per cui faticare è solo svuotarsi, ce ne sono altre per cui vale la pena stancarsi. tutto sta a capire quali.
ci devo pensare..
mh. no, ecco, non basta mai. maledizione!

pablo picasso, la bevitrice d'assenzio