venerdì 17 dicembre 2010

delirio da febbre bassa

caffè nero in tazza bianca mentre fuori scende la neve.
se non avessi il raffreddore uscirei a prendermelo. è bella la neve.
sì, soprattutto vista dalla finestra col caffè caldo in mano, lo riconosco.

la gente felice mi mette a disagio. anch'io, quando sono felice mi metto a disagio. fortuna che non dura mai troppo a lungo.
ingenuità e cinismo mi indignano allo stesso modo, sarà mica una ferita aperta?

la seduzione triste dei fiocchi di neve, come i pensieri romantici che lascio sciogliere, è questione di un momento. poi pioggia buio silenzio e qualche linea di febbre.
il primo giorno malaticcio è coccoloso, il terzo è depressivo.

troppi sbalzi d'umore in un solo pomeriggio, devo fare la convergenza gomme o qualcosa del genere. non si può scrivere su un filo di pensieri che dondola e si perde.

non sembra, ma preferisco le frasi lunghe e chiare. di rado mi preferisco in effetti.
mai avuto idee chiare in vita mia, e quando lo sono non c'entrano niente con la realtà e le devo mollare là, a sciogliersi nella pioggia.

martedì 30 novembre 2010

il post di novembre, prima che sia troppo tardi

ho progettato molti post questo mese. un giorno qualcuno mi dovrà spiegare dove finiscono le ore, e le idee che ci si incollano sotto.

domenica 31 ottobre 2010

dimanche

uno talvolta si porta sfiga da solo. premonizione, autolesionismo, noia o magari eccessivo ottimismo. forse l'ultima ipotesi, la convinzione che non si può davvero perdere, sarebbe un'ingiustizia. siamo più forti.
questa domenica vuota e piovosa mi ricorda i vecchi tempi e non è, onestamente, che fossero un granchè. eppure è cambiato tutto, riesco a volermi bene persino. persino oggi.
cercavo una foto bella da caricare e ho incontrato questa, che non è paradisiaca come avevo in mente ma almeno è divertente, surreale ma verissima. tipo me.
"bisogna misurare le parole"
parigi, rue de belleville

sabato 23 ottobre 2010

giovedì 7 ottobre 2010

blue

pare volare col peso di tutto quel grigio sulle ali, nonostante il peso.
nonostante la poesia, mantengo intatta una certa antipatia per i gabbiani.

martedì 28 settembre 2010

che poi in realtà avrei un sacco di cose da dire

le scadenze mi deconcentrano.
Finisci entro un'ora!
no, un'ora non mi basta. comunque intanto aggiorno il blog che, sai, non ho trovato il tempo in due mesi in cui tutto sommato non ho fatto nulla di che, quale momento migliore di questo.









io filo la tela
io mi ci aggroviglio
io mi mangio


si diceva? ha rinfrescato eh? ieri ero in giro e avevo freddo e stavo per comprermi un trench. la mano di dio e il portafoglio vuoto mi hanno salvata anche stavolta. in fondo basta camminare svelti e ci si scalda..

un post sul tempo dopo settimane di silenzio, le piccole gioie della blogger in pensione.

venerdì 20 agosto 2010

raggi di sole

S'era deciso che agosto dovesse essere il picco della mia produttività, ma ad agosto non c'è un tubo da fare, tutto chiuso per ferie. e non sono autarchica come credevo. colpa mia, ora ansie sconfinate.. ma chi se ne frega. quest'estate mi sembra finita da settimane, invece sta per cominciare, e, che dire? è un'estate incantevole. poco da fare la lagnosa, anche se, al solito, il tempo continua a passare, con scarso rispetto dell'infinita lista delle cose che vorrei o dovrei fare. pace. però non è educato, ecco. avevo anche comprato i colori.
ho chiesto una canzone, ma non c'è da sperare che arrivi, al solito, e magari cercherò di non prendermela.
intanto dedico io: al nuovo arrivato che sta mettendo su la criniera, sperando che non ci sbrani tutti, il leoncino.

domenica 4 luglio 2010

appoggiata alla saracinesca di un bar

no, niente, sto aspettando l'autobus e ho intercettato una rete compiacente. sono molto emozionata e pensavo che i miei lettori, entrambi, volessero saperlo.. viva i computerini piccini picciò!

lunedì 14 giugno 2010

il problema del traffico

stanotte ho sognato un colpo di stato e quello che ricordo è un gigantesco ingorgo con clacson spazientiti, che, voglio dire, se c'è stato un colpo di stato, ci saranno i carri armati i posti di blocco gli elicotteri il futuro carico di terrore e miseria e libertà negate.. cosa ti incazzi a fare per il traffico? anzi, di che ti sorprendi soprattutto?
ma non sarà vero in fondo che si sta sempre a badare ai piccoli guai senza alzare lo sguardo? sono meno complicati, onestamente. solo che finchè il carro armato non schioda dall'incrocio..
ma non mi lancerò in ardite interpretazioni politiche e/o esistenziali, ieri ho scoperto che la domenica posso serenamente andare a lavorare in macchina mentre la folla si ingorga verso il mare, e tanto mi basta.

martedì 18 maggio 2010

di come il mio umore sia umorale

oggi miracolosamente si affaccia un pallido sole - che poi perchè è pallido se non ci sono le nuvole?- ma comunque ho freddo, il microclima qua sulla collinetta mi fa bramare calzerotti di lana e varie altre cose e i contrattempi e i rodimenti e i cambiamenti mi mandano in confusione. voglio ricominciare la settimana da capo, o anche la vita, e rinascere uomo, che comunque la stupidità aiuta a vivere meglio. questa era gratuita. vabbè. insomma quest'anno è andata così, l'autunno è arrivato leggermente in anticipo. l'estate è stata quel caldo pomeriggio di metà aprile, ricordate? breve ma intensa, spero che ve la siate spassata. ora prepariamoci con serenità al santo natale. uh come me rode stamattina..

mercoledì 21 aprile 2010

time out

beh insomma si è rotto l'orologio della cucina. il mese scorso mi ha quasi fatto perdere un treno, poi man mano la sua inaffidabilità si è fatta evidente e ha smesso di far danni. la sua presenza è un'ombra rarefatta che veglia come un monito sulla colazione ma senza interferire col suo tranquillo svolgimento. eh sì ovviamente non è stato nè tolto nè sostituito, figuriamoci. sta là. da qualche giorno si è stabilizzato, fa le 11 e 19, la lancetta dei secondi sta sul 7 e prova a salire, scandisce con convinzione 7 secondi e poi niente, non ce la fa e ricade al punto di partenza, ancora 7 secondi e di nuovo precipita sul 7, all'infinito. è ipnotico. se trovo un gallerista abbastanza pazzo potrei farglielo esporre. ma mi chiedo: non vorrà invece mandare un messaggio? sarà un codice misterioso che svela un mistero misterioso? sono gli alieni che cercano di contattarmi perchè vedono in me l'unica mente illuminata in grado di sventare il complotto massonico dei cerchi nel grano?
o qualcosa del genere.
sì sì d'accordo, forse potevo trovare un argomento migliore. è che capita di incagliarsi anche su cose stupide, anche inaspettatamente, con un percorso normale che diventa salita. ultimamente comincio a scrivere, batto qualche secondo e poi non mi riesce di andare avanti. sono piena di inizi di post. eppure le batterie le ho cambiate..

lunedì 1 febbraio 2010

professione genio incompreso

quanti buoni consigli. e pensare che quest'oroscopo non lo leggo quasi mai, ma certi lunedì mattina ho proprio bisogno di un incoraggiamento in più..

Ariete (21 marzo - 19 aprile) *

Quando era ancora in vita Shakespeare ricevette qualche modesto riconoscimento ma non si guadagnò la fama di genio. Solo cinquant’anni dopo la sua morte qualcuno cominciò a pensare che la sua vita e le sue opere fossero abbastanza interessanti per una biografia. Ma a quel punto, non c’era più nessuno che potesse raccontare la sua vita. Inoltre, Shakespeare aveva lasciato pochissime informazioni su di sé. Per tutti questi motivi, sappiamo poco di lui nonostante la sua grande influenza sulla lingua e sulla moderna letteratura anglofona. Ti consiglio di considerare questa storia uno stimolo metaforico a non sottovalutare la grandezza di chi ti sta vicino. Non dare per scontati l’intelligenza eccezionale, il talento e l’amore. Riconoscili, apprezzali e lasciati influenzare da loro.

*ovviamente io non sono l'ariete ma quella lì accanto col sorriso ebete. lo so, così a prima vista non si direbbe.. ma apprezzatemi adesso, eviterete la fila! (o almeno evrete fatto una buona azione)

venerdì 8 gennaio 2010

perchè cestinare una foto sbagliata se puoi farci un post?

Tevere in piena. sì lo so, era il caso di mettere a fuoco. ma uno non sempre ha voglia di vederci chiaro. dico in generale eh, nulla contro il fiume, anzi per i fiumi nutro una passione smodata. il che potrebbe tornare utile quando le alterne vicende della vita mi porteranno a dimorare sotto un ponte, per dire. tutto può servire insomma, persino un momentaneo appannamento. momentaneo!
se si sente una nota di ottismo non era voluta.

lunedì 4 gennaio 2010

rêve et réveil

non mi va di dormire stasera, e non è che manchi il sonno. sono un po' triste e un po' felice. un po' molto di entrambe le cose: tilt di ormoni, pensieri, parole, opere, omissioni (o missioni).
non mi va che sia domani forse? non mi va di abbandonarmi al sonno, è una cosa che non mi ha mai convinta, non di notte, col buio il silenzio il boh. un'incognita. il punto in cui ci si addormenta mi ossessionava da piccola, mi addormentavo sempre senza sentirlo. un'incognita assoluta. ma adesso spengo e mi metto a letto, vediamo se ora che sono cresciuta riesco a capire come funziona la cosa.. così domani ti racconterò cosa ho sognato. che mi piace raccontarti i miei sogni, quando non svaniscono nel risveglio, fai una faccia buffa mentre mi ascolti. mi piacerebbe raccontarti anche i miei sogni ad occhi aperti, ma mi scordo sempre di farne. mi spaventano più degli incubi con la gente squartata.