mercoledì 2 novembre 2011

dal tramonto all'alba

finocchi a gratinare, birra, chat, lavatrice quasi pronta da stendere. cosa manca in fondo? routine, piaceri, progetti.. non è detto che tutto vada male, ma anche se fosse? a che serve pensare al peggio se non a vivere nel peggio? mi ripeto che sto bene, non so se è per convincermi o solo perchè mi sorprende questa sensazione quasi inedita. però funziona. bastarsi non vuol dire rassegnarsi: son così stanca della rassegnazione, mi fa male anche a pensarla da lontano, in vite tristi e atomiche, lontane lontanissime, per fortuna lontanissime. inedito benessere sì, si può curare e incatenare con la stessa mano, con lo stesso rassicurante avvolgente gesto, e così uccidere e salvare con un unico colpo. cicatrizza. così quest'autunno che temevo tanto si sta rivelando dolce e complesso. non riesco proprio a fare ordine e i puntelli cedono a turno, ma al cuore di questa sbilenca costruzione c'è un amore sconfinato, e non è altro che il mio respiro drogato d'aria.

5 commenti:

riliovez@gmail.com ha detto...

E poi come un vaso colmo di amore... una goccia in più lo farà traboccare, spandersi intorno, travolgere gli altri

un saluto da un blogviandante di passaggio in questa terra

emme ha detto...

attendo gocce allora..
benvenuto e buon viaggio

iggy ha detto...

cicatrizza. necessita di alcuni ingredienti, ma cicatrizza.
:-*

emme ha detto...

:*

Anonimo ha detto...

l'altra sera, dopo mesi che l'avevo scaricato, ho ascoltato "l'apertura" di massimo zamboni e nada. all'improvviso mi si è parato davanti prepotente un fremito, un pianto allagato di sorriso che penso proprio sia qualcosa di simile all'amore sconfinato di cui parli

shadysun/gattaliquirizia