lunedì 24 ottobre 2011

attesa creativa

momenti di grande lucidità, quasi raggi luminosi che attaccano una cosa a un'altra e a un'altra e poi resti a chiederti: è davvero così semplice? e perchè non l'ho capito prima? la prima risposta è no, di semplice non c'è niente, le illuminazioni semplificano ed evidenziano ma poi tutto torna complicato e contorto, e aggiungo anche per fortuna sennò sai che noia e che meccanicità. la risposta due è perchè no. le cose si capiscono quando è il momento di capirle e quando c'è abbastanta tempo e spazio, ovvero un vuoto dove farle girare. tipo una fermata dell'autobus, per quanto mi riguarda.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io aggiungerei anche che le cose si capiscono quando sei "pronto" (non mi viene la parola giusta) per capirle: decantate nel vuoto della fermata dell'autobus, illuminate dall'intuizione e adeguatamente metabolizzate insomma. Oh a proposito, ho passato un paio di minuti a pulire dallo schermo il (corvo?) a sinstra nella foto, scambiato per una macchia. Vecchio e rincoglionito, mi aspettano anni di fuoco.

pipaman

Anonimo ha detto...

Le cose si capiscono quando "vuoi" capirle

pabl

maurizio fiato ha detto...

potrei avere un bicchier d'acqua, per favore?

emme ha detto...

pipaman
sì, tutto il post è una ricerca di un parola più calzante e meno new age di "pronto".. non ci viene.
il volatile sembra una macchia, ha fatto lo stesso effetto anche a me. ovviamente io non c'ho neanche pensato a provare a pulirla.. è così in buona compagnia con tutti i corvacci che costellano il mio schermo!:D

un abbraccio grande a te e alla comitiva

pabl
infatti c'è chi non capisce mai..

maurizio
ci mancherebbe, si accomodi :D