domenica 28 ottobre 2007

parlo troppo poco

perchè non rispondi?
non lo so, se potessi direi.
pensieri che sono nati senza parole, immersi in un latte, indistinguibili. sembra non vogliano uscire, invece semplicemente non ci sono, le parole. oggi me le rigiro sulla lingua, le lascerei rotolare per dormire ancora, ma pizzicano, tornano, litigano per essere scelte. nessuna è abbastanza vera. niente è mai abbastanza. allora silenzi, ancora, sempre.
le parole le trovo solo quando sono da sola.
perchè non parli?
non lo so, se potessi risponderei.
mille facce, tutte vere. sarebbe più facile dire mentendo, sarebbe più facile restare coerenti. invece è vero il blu ed è vero l'arancio, e il rosso. sono grigio, verde, giallo, viola. non è per cattiveria, sapessi scegliere lo direi qual è il mio colore preferito, spiegherei chi sono. ma sono mille bugie, tutte sincere. nessun colore e tutti i colori, sono bianca e sono nera.
sono destabilizzante.
non vi appoggiate, per carità.

e neanche questo è vero, le parole finiscono sempre per tradire la verità. le stelle danzano, non serve altro.
silenzio.














V. Van Gogh, La notte stellata

15 commenti:

digito ergo sum ha detto...

Le parole sono talmente inutili che se oggi scioperassero, non ce ne accorgeremmo neppure. Mio nonno, grande, mi parlava con gli occhi. Lui seduto sulla sua seggiola e io, lì vicino, col sedere per terra, che ascoltavo tutte le storie che lui non mi raccontava. Poi scoppiava un sorriso perfettamente sincronizzato, le nostre mani si incontravano e, con un passo perfettamente allineato, andavamo a passeggiare. Che chiacchierate, il mio nonnino e io.

Anonimo ha detto...

Come dicevano gli Skiantos "sono i fatti che contano"...

giudaballerino ha detto...

Anch'io sono molto scettico sulle parole. Più passa il tempo e più le frasi sono semplicemente evocazione di immagini. Niente di più, niente di meno.

LB ha detto...

giuda, dipende da come quando e soprattutto perché le evocano, le immagini!

giudaballerino ha detto...

senza dubbio, però sai, a volte si crede che certe frasi portino avanti chissà quale pensiero e invece sono solo immagini che si accavallano... poi che dire, mi rendo conto che queste considerazioni sono del tutto personali e non pretendo che diventino dei principi generali ;)

Anonimo ha detto...

non mi trovo sull'assioma "sincere bugie"

GNAMINA ha detto...

pure io mi sono impuntata lì...

TheLegs ha detto...

Fa anche a te 'sto effetto il Mosè di Michelangelo?

Basta che non lo prenda a calci, eh!

emme ha detto...

digito ergo sum
che bello..
io mi sono sempre circondata di persone logorroiche, per compensare il mio mutismo cronico presumo, ma ricordo con affetto certi silenzi intensi, lunghi ma non imbarazzanti, non sapendo che dire non si diceva, molto serenamente. spesso si parla solo per paura del vuoto, allora sì che sono parole inutili, vuote.

nonno
in effetti sono una donna pragmatica.
anche troppo a volte, troppo poco altre. o non rifletto o penso troppo, o taccio o dico cazzate..
un giorno troverò una via di mezzo?

giudaballerino
beh le parole sono comunque evocazioni, nulla di più, rimandi a immagini, o a concetti, sensazioni. sono belle però. soprattutto quando non sono vuote, come dicevo più sù, ma sono collegate a qualcosa di vero. belle per quello che evocano appunto.

giuda+lb
bravi! così mi piacete..
il dibattito! che bello!
fate fate, vi porto una birretta fresca ok?

iggy+gnama
io penso si possa mentire sinceramente. questo probabilmente perchè non credo nella verità.
quando sono davvero sincera finisce che non sono credibile, o non vengo creduta, perchè mi contraddico.. dicevo "bugie" in questo senso, perchè se si sente una cosa e anche il suo contrario bisogna concludere che una delle due sia falsa, o tutt'e due..difficile scegliere a chi dare ragione, difficile pensare che non siano bugie. "si chiama conflitto" mi direbbe qualcuno. io dico che non bisogna demonizzare le "bugie", che non si vive senza maschere e che sono vere le maschere, il mito della verità è un'illusione o una menzogna.. io sono subdola, lo so e me ne vanto. non di esserlo, ma di saperlo. e non vuol dire che fingo, mi si dice "non capisco se ci fai o ci sei" e lo capisco, però sono proprio così invece, sincera.
(mi sono decisamente dilungata, forse neanche ho chiarito bene quello che intendevo.
comunque siete due grancagacazzi)

thelegs
non era una martellata?
però gambette hai frainteso
era un post autobiografico e introspettivo e di una certa intensità.. sei un insenzibboli!

Anonimo ha detto...

Propongo uno sciopero delle parole.
Solo stelle che danzano :)

Anonimo ha detto...

non ho risposte sagge o presunte tali a queste tue legittime domande, purtroppo...posso solo dirti che ammettere il proprio essere destabilizzanti è segno di grande onestà, verso sè stesse e verso gli altri...diffido a istinto di chi sembra avere in tasca bell'e pronte le risposte ai miei mille ed uno dubbi esistenziali, di chi pensa di tacitare la mia coscienza insonne con certe stucchevoli frasi fatte buone solo per i romanzi harmony, ma soprattutto di chi ti ostenta la sua faccia dipinta solo coi colori più vivaci ed accesi...questo per dirti che non so se esistono delle "soluzioni" al nostro essere caotiche e problematiche, ma intanto vale comunque la pena di esplorarle quelle problematicità,perchè alla fine chi l'ha detto che la problematicità sia un male da estirpare, e cmq analizzare il proprio caos interiore può essere un modo per capire da cosa nasce quel marasma dell'animo


uhm...mi sò un pò fatta prendere la mano...visto che siamo in tema di colori, sapresti mica qual è il colore della logorrea?

:-P

Anonimo ha detto...

arimo.
credere nella sincerità (e nella lealtà) non significa non vivere conflitti. anzi.

emme ha detto...

amoilmare
scioppiro!

shadysun
sì, almeno onesta cerco di esserlo sempre. e sai che ti dico? viva il caos!
mah, direi che la logorrea non è un colore solo..

iggy
e cosa pensi che io non creda nella lealtà? anzi, se ti dico che sono sincera anche quando (se) mento.. siamo d'accordo, il conflitto viene proprio dalla sincerità.

Anonimo ha detto...

elì mi areno di nuovo: che nommi quaglia l'essere sinceri mentendo. brutta miseria.

emme ha detto...

perchè intendiamo mentire in modo diverso credo, io non ci vedo dolo e trovo anzi la finzione connaturata all'essere umano. forse è sbagliato il termine..
forse l'idea, boh