sgraziato vociare di gioventù sotto le mie finestre.
"l'adolescenza è una malattia che il tempo può guarire" diceva il buon Winnicott. "che si curino in appositi ricoveri lontani dalla società!" aggiungerei io.
chiedo scusa, ma talvolta la tolleranza è impresa faticosa.
volevo scrivere il miglior pezzo della mia carriera bloggheristica, ma non riesco a concentrarmi con questa caciara.
più probabilmente non scrivo il miglior pezzo della mia carriera bloggheristica per incapacità, ma perchè ammetterlo se si trova qualcuno da incolpare?
medito sull'utilità dei capri espiatori, sui tempi che non è giusto forzare, sugli incastri che a volte funzionano, pian piano, all'improvviso, dandosi il tempo di guarire.
medito e non scrivo.
intanto inizia un avvincente due-contro-due con un pallone in miniatura e qualcuno sostiene che una tizia, il cui nome rigorosamente bisillabico non riesco a distinguere, abbia le corna.
si aggiungono clacson, un'ambulanza in lontananza.
io vado a fare due passi.
tanto alla fin fine un post l'ho messo in piedi anche stavolta..
martedì 23 ottobre 2007
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13 commenti:
come mai conosci Donald Woods Winnicott?
"Winicott definisce madre sufficientemente buona quella madre che, in maniera istintiva, possiede le capacità di accudire il bambino senza frustrarlo." da wiki, ovviamente.
così leggendo a casaccio.
noi si parlò anche di psicoanalisi tempo addietro vero?
comunque tieni presente che c'è differenza tra conoscere e citare. e che ciò che chiamiamo conoscenza è spesso un'illusione di conoscenza, soprattutto se la fonte di tale conoscenza è una discutibile enciclopedia online.
pur tuttavia risponderò alla tua domanda:
conobbi winnicott anni fa in un villaggio vacanze in costarica, ci presentarono e io gli dissi "bello il tuo nome, sembra quello di un pupazzo!", mi sorrise, disse che in effetti il nome lo aiutava nel suo lavoro coi bambini. quindi mi spiegò la teoria dell'oggetto transizionale, "sarebbe un po' come la coperta di linus" esclamai entusiasta, allora mi rivelò come le strisce di schulz fossero per lui grande fonte di ispirazione. cominciò così un fitto scambio di albetti di charlie brown. purtroppo però a fine vacanza ci perdemmo di vista, non l'ho più riincontrato ma ne conservo ancora un caro ricordo.
Ma qlc anno fa eravamo così intolleranti?credo fermamente nell'idea che sia la vecchiaia che avanza.
Fra una decina d'anni apriremo la finestra urlando a gran voce CHE QUI C'è GENTE CHE LAVORA, SCREANZATI!
Povera tizia con nome bisillabico indistinguibile...
ehm...ehmme, quando ho letto il titolo del post ho pensato alle conseguenze che provoca una piatto di pasta e fagioli.
:)
(Scusami la poca finezza, eh.
Se vuoi mento e ti dico un'altra cosa)
CostaRicca! Amicizie importanti!! Intolleranza verso gli adolescenti!!!
Son basito... e stupito... e commosso... e pure ignorante che il Winnicott non sapevo ( e tutt'ora non so) chi sia.
amaracchia
in effetti durante questi attacchi mi dico "no, non tirare una secchiata d'acqua sulle gioiose creature, aspetta ancora qualche anno prima di impersonare definitivamente il ruolo della zitella acida che ti accompagnerà per il resto della vita, goditi gli ultimi scampoli di giovinezza!"
però sinceramente gli schiamazzi adolescenziali mi infastidivano anche e forse di più quando ero coetanea (anni infelici invero)
riguardo alla tizia sono convinta che siano solo maldicenze, è tutt'invidia..
gnamina
apprezzo la sincerità.
(ieri ti ho lasciato un commento che è sparito, la tecnologia mi è avversa stiggiorni! ritenterò)
nonno
tranquillo, neanche l'indiano lo conosceva..
è normale, pensa a tutti i fumettari che non conosco io! (o pensa a quelli che conosco che ci metti meno)
da sbarbo i caramba di dovevivevoio ci conoscevano quasi per nome, a furia di chiederci i documenti (e di intimarci di svuyotare le tasche). gli abitanti della zona li chiamavano a turno.
dopo aver rischiato una denuncia per schiamazzi notturni ci siamo spostati in massa da "sottolcinema" al "milleluci" (il parcheggio del cimitero).
non è intolleranza, sono gli sbarbi ad essere idioti**
112 una sera si e l'altra anche, a turno.
(**io non ero idiota, ovviamente, ero iggyota)
[e magari lo chiamavi pure "winnie"..]
scusa illustrissima,
ma "EM-ME" non è bisillabico?
dì la verità: ci sei passata anche tu!
iggyota
sbarbi? caramba??
ma come parli?
sono idioti per contratto, poveri, non è colpa loro..
(già mi sono ammorbidita porcaccia la miseria! ma un giorno diventerò cinica sul serio)
dorian
la sua era una bisillabicità diminutiva giovanilistica, è diverso..
(anche se poi bisillabici lo siamo tutti, a tratti)
e vedi di non insinuare! già vuoi farmi pentire di averti glitterato? ingrato!
vero, scusa, mi correggo:
brufolosi.
sbirri.
(malo chiamavi winnie o no?)
(eccerto!)
Era così pure dalle mie parti fino a un po' di tempo fa, poi qualche adolescente urlante dev'essere stato giustamente soppresso a secchiate d'olio bollente (si dice che sia più efficace dell'acqua).
l'olio mi dici eh?
interessante..
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