martedì 20 febbraio 2007

come stai?

quella sera Guido aveva il cuore più grande e più pesante, lo costringeva a camminare piegato in avanti. ma i ragazzi non piangono, così cercò un pavimento su cui sdraiarsi. gli occhi appoggiati alle braccia incrociate non vedevano che buio, schiacciato a terra lo stomaco pulsava. pensò: "qualcuno verrà a chiedermi come sto". restò lì tutta la notte, dormì anche un po'. quando fu quasi l'alba pensò: "dovrei andare a chiedermi come sto". ma il pavimento era un buon pavimento e restò lì ancora. il sole saliva e Guido pensò che avrebbe fatto tardi al lavoro, così si tirò sù. si massaggiò il petto, il cuore si era un po' sgonfiato, fece tre respiri profondi, si passò le mani tra i capelli arruffati ed infilò il cappotto. arrivò in ufficio a passo spedito, salì le scale, sulla porta incrociò Eva. lei chiese "come stai?" con un sorriso intenerito per il collega affannato. "bene, grazie" disse lui, e andando via aggiunse "è che non ha suonato la sveglia".

1 commento:

Anonimo ha detto...

gran bel post. piaciuto+++

(ti linco, così impari)