no, non dormo. non escludo di fare l'alba, ma questo è un dettaglio. sono nervosa, e giù di morale. "so gli ormoni" direbbe in coro il coro se l'autore avesse previsto un coro, sarà anche vero, si può rassicurarsi sulla regolarità del mio ciclo seguendo l'andamento del blog. "estrogeni e osso" come chiave di ricerca, cos'è un piatto di questi vostri carnivori? sì sì d'accordo, ormoni, spazi intersinaptici, psicofarmaci, nulla da dire per carità, ma sono dettagli. parliamo di pensieri che ci sono, sono miei, e sono lì per far male. che esistono non possiamo negarlo, ma a volte si sentono a volte no, allora chi ha ragione? emme o emme? "emme o emme" è un palindromo, inutile dettaglio, chiedo scusa. dicevo dei litigi tra me e me, ma non ho voglia di dirne. mi ripeto, e non ho voglia di ascoltarmi. avevo scritto un post, uno e mezzo anzi, o due mezzi, boh. ma non mi piace questo mio tono malinconico.. no, "malinconico" non definisce bene, non so, non importa la definizione, è un dettaglio, è il tono mio, che sento dall'esterno, come fosse la mia voce registrata, e non mi riconosco. o forse è che mi riconosco troppo e non vorrei? inutile dettaglio. insomma non finisco di scrivere il pezzo che sarebbe stato qui a farsi leggere e commentare come se non trascinasse tra le lettere blu brandelli di me, e mi avrebbe fatto piacere, questo si sa. e avrebbe avuto il link a una canzone, che magari si sarebbe fatta gentilmente ascoltare, accompagnamento melenso, come se non ne sentissi risuonare ogni parola. tutto può sembrare stupido, dipende da dove lo guardi. mi sbrodolo. dio che parola buffa! chi si loda s'imbroda e pesta l'acqua nel mortaio, perchè raccontarsi? a chi interessa in fondo? perchè parliamo? bah, ma sono dettagli, così è. io la peroni la trovo un po' troppo amara, personalmente. e ora non pensiate subito che questo sia il delirio di un'ubriaca, non lo sono. ma questo è un dettaglio. certo, lo ammetto e senza difficoltà:
non ho parlato che di cose irrilevanti, piccolezze o questioni senza corpo, però non è che si può andare sempre all'osso ed eliminare i dettagli. i dettagli ci sono e vanno considerati, poi alla fine la differenza è tutta lì, nei dettagli.
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21 commenti:
hai ragione, i dettagli sono fondamentali (e gli ormoni non sono dettagli). buonanotte cara emme
nonsisamai
anche io penso che la differenza la facciano i dettagli, sempre. E cerco di starci attento.
>pensieri che ci sono, sono miei, e sono lì per far male
-questo (dettaglio) lo pensi tu. pensaci..
io quando sto così, coi toni un po' alterati, finisco di distruggermi con "provaci tu" di Concato...per raschiare il fondo dolcemente, dolcemente.
i dettagli sono importanti quando non sono quisquilie. e quando sono quisquilie non sono importanti.
ma mo' io qua che ti devo rispondere, eh? vuoi sapere perché parliamo?
La Peroni non dovrebbe essere amara, la Guinness magari ma è più un idea, la Moretti invece non saprei, comunque alla fine, ahimè lo confesso, preferisco la Forst Kronen Special che sembra il nome di un vichingo ipertrofico ma mi piace proprio tanto. Sono dettagli ma che fanno la differenza...
nonsisamai
in effetti non sono da trascurare neanche gli ormoni, sento già scemare quello strano desiderio di piangere e sparare sulla folla inerme..
netstar
bravo, stai attento, e guardati le spalle..
iggy
uè, e che ci fa lei da queste parti? (mi rivuoi bene?)
non sono sicura di aver capito, vuoi dire che quello che penso io è un dettaglio? è quello che ho sempre sostenuto anch'io..
(oh, vedi che nel post di "sgagnare", ora raggiungiubile anche dalla tua "targa";) c'è un messaggio di thelegs per te. ringraziami)
agna
noi ancora non ci conoscevamo, ma io qui ho già confessato di ricorrere a Tenco, con effetti terapeutici notevoli..
gnamina
sì, grazie, rispondimi: perchè parliamo?
nonnoinutile
ma la conosci la birra Morena? imitazione della Moretti con una bella moretta al posto del baffone.. notevole. cioè la birra è schifosina, ma la bottiglia..
Ecco, è una risposta che richiede impegno e lucidità.
Se ti riferisci al blog potrei dirti che parliamo perché siamo affetti da un inguaribile narcisimo, non c'è nulla di male, basta ammetterlo.
Ci piace provocare reazioni negli altri, ci piace scoprire come gli altri ci vedono.
Nello stesso tempo è un'ottima forma per conoscere se stessi, semmai uno ne abbia voglia.
Se invece ti riferisci al perché parliamo e basta, è molto più complicato da spiegare, ma credo che parta tutto da un'esigenza atavica. Quella di voler trovare un significato nelle cose, una roba che rimarrebbe fine a se stessa se non ci si confrontasse.
Sottrarsi al confronto porta ad un impoverimento interiore senza eguali. Nessuna dicotomia dunque tra pensiero individuale e pensiero universale ma compenetrazione, osmosi. Un processo dinamico, che non conosce staticità, in continua trasformazione, che solo in rari momenti può giungere all'equilibrio.
Ecco, se la smettessimo di concentrarci sul raggiungimento di un equilibrio, e prendessimo atto che bisogna accogliere elementi di diversità (qui intesa come "alter"), faremmo la metà della fatica e ci chiederemmo di meno cosa è necessario e cosa superfluo.
T'avevo detto di non prendere la birra..me lo sentivo ;)
Che dire..molto ce lo siamo dette..e l'inquietudine a volte � qualcosa che ci accompagna e poi ci lascia all'improvviso.
Non te l'ho mai detto, ma anche io faccio il tifo per te..
ho scritto ortograficamente da schifo..il caldo.
allora, cominciamo dai giochini.
intanto volevo dire che sono ufficialmente una doppia emme (mm) i più abili possono trovare una foto e un link a testimoniare la cosa.
e poi segnalo, questo è più difficile, un dettaglio nascosto tra i dettagli di questo post. raffinatezze.
perchè? è il caldo che mi instupidisce.. ma non badate a me.
poi
no amo',
era la notte prima! stanotte ho dormito abbastanza presto.. grazie del tifo comunque, davvero. bacio
e mo ci rispondo pure a gnamina eh
non è che mi tiro indietro.. datemi solo qualche minuto.
io sto ad aspetta', eh?
vado a fare sua ammasciate e torno.
ma poi scusa, tirarsi indietro. mica t'ho lanciato una sfida.
bàh, sei tutta strana tu.
bene gnama,
era la seconda. e concordo con l'atavicità della cosa. e pensavo che una serie di disequilibri fanno un insieme equilibrato, a conti fatti.
d'accordo sul processo dinamico, ovviamente, sugli intrecci tra individuale e collettivo e tra pensiero e linguaggio, anche se secondo me esiste anche uno scarto tra questi, vanno insieme ma con una irriducibile distanza interna. e forse è per questo che non si smette di parlare, che c'è sempre altro da dire, da dire meglio, da dire diversamente.. non si arriva a un equilibrio definitivo appunto, e si continua a cercare, a parlare, appunto, perchè è l'unico modo.
mica per sfida, è il piacere del dibattito..
(e scusi sa, ho avuto da fa',oh)
sua ammasciate?
eh?
no, per dire, che siccome io rispondo sempre a tutti pareva che non ti rispondevo proprio stavolta che t'eri pure impegnata, bella de casa.. eh, non stava bene.
DUE.
due ammasciate.
m'è se n'è annata la tastiera mentre scrivevo.
quindi adesso dovremmo cercare pure il dettaglio nascosto?
ma quanta settimana enigmistica fai?
>non sono sicura di aver capito, vuoi dire che quello che penso io è un dettaglio?
system fatal error!!
gnama
no no figurati, poi tu al massimo puoi unire i puntini o annerire gli spazi.. già aguzzate la vista comincia ad essere troppo difficile.. non ci pensare, era così per dire.. ;DD
iggy
mh.. e quindi? dove ho sbagliato?
dicevo che quel dettaglio dei pensieri che son li a far del male è tutta robba dellla farina del tuo sacco del tuo silos di cervello.
smontando il tuo assunto "pensieri che ci sono, sono miei, e sono lì per far male" può essere che trovi anche del bene, nei tuoi pensieri.
pensaci..
ma claro que si (così ti alleni..)
ce lo trovo il bene, mica no, ma pure il male però.. e mica è un male forse, tutto serve..
mi viene da iniziare uno sproloquio dei miei ma sto un po di corZa, ti grazio, contento?
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