venerdì 27 luglio 2007
non si preoccupi
le braccia intorno alle ginocchia, e sopra il mento. lo sguardo che non guarda il non molto che c'è da vedere. "giovanotto!" una voce sorprende Guido alle spalle, sobbalza e si volta in un unico gesto, è tentato di alzarsi. "che fa qui?" continua l'uomo, come un tono di rimprovero nella sua domanda, o almeno così lo avverte Guido che non sa cosa inventarsi per giustificare la sua posizione. "avrà freddo.. è qui da solo? come è arrivato?" scuote la testa perplessa e non trova come rispondere, si guarda intorno per cercare la strada da cui è venuto, ma non la riconosce, non vede nessuna strada in realtà. ormai è sera, si vede poco, forse è stato il buio a inghiottire la strada, pensa Guido, non vede il terreno neanche sotto di lui. "ha bisogno di una mano? sa come tornare?" e da dove sono venuto? pensa Guido. poi trova una risposta "non si preoccupi, è tutto a posto". ma lo sconosciuto lo guarda poco convinto. " beh, se ha bisogno mi trova laggiù, vede quella casa in fondo? prima della curva.. quella grande con le luci accese, quella con la porta verde, non può sbagliare, la vede no?" Guido annuisce, "grazie", sforza gli occhi ma non trova porte, nè curve o finestre illuminate. intravede una montagna in lontananza ora, e sagome di alberi più vicine, una panchina di pietra che pare sospesa nel vuoto. strano posto per vivere, pensa Guido, e intanto risponde al saluto dell'uomo che infila il cappello e si avvia verso casa. quella con le luci accese.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
13 commenti:
voi prendete i sali.
io chiamo l'ambulanza.
Io il nome Guido l'ho sempre associato, chissà perché, a persone solide e di buonsenso, un po' imbiancate magari e non troppo estrose, ma ben inserite nella società e non afflitte da particolari dilemmi. Figure di riferimento abbastanza prevedibili e durature per i ggiovani, insomma...
MA c'e' tanto sole
e mi accorgo che ne ho bisogno come un fiore
e ho bisogno di stancarmi e di camminare i-eee
di sentire l'acqua il vento e di respirare
peccato che qui vicino non c'è il mare.
gnama
dici? così messa male mi vedi? in effetti leggero capogiro eh..
abs
anche per associazione simile.. nome per un tipo tranquillo, mediocre direi, che non da nell'occhio.
sì agna, sì
(ma adesso io con questa che devo farci?)
e ho tanta voglia
di sdraiarmi su questa terra cosi calda
di dormire e di sognare che questo fiume e-eee
lentamente mi porta tra i monti e le pianure
e mi culla come un bambino fino al mare ia-ie davùndèndavùnoooondèndeeeaaaa
davùndèndadandedadaaaada...
e ho tanta voglia
di sdraiarmi su questa terra cosi calda
di dormire e di sognare che questo fiume e-eee
lentamente mi porta tra i monti e le pianure
e mi culla come un bambino fino al mare ia-ie davùndèndavùnoooondèndeeeaaaa
davùndèndadandedadaaaada...
questa, chi? Adesso? Io? Scusa ma non ti capisco.
è arrivata l'ambulanza?
no, nessuna ambulanza. comunque io in caso ci caricherei agna eh..
guido era un mio grande amico. la sua generosità faceva continuamente a mazzate colla sua fascisticità.
ora, lui, è proprio lì nel non posto che hai descritto tu. o simile. io melo immagino così.
speriamo che stia bene.
un bacio igghiolo
decido io quando è il caso d'internarmi.
E conosco bene la prassi, mi carico da me!
Posta un commento